Cena e pernottamento in nave da crociera 5* (bevande non incluse)
Secondo giorno (Domenica) in navigazione
VISITA AL TEMPIO DI EDFU
Il Tempio di Edfu è un antico luogo di culto dedicato al dio Horus, risalente all'Antico Regno. Risulta essere l'archetipo del tempio egizio con struttura "a cannocchiale" con una teoria di sale sempre più piccole e sempre più buie fino al sacrario del naos completamente avvolto nell'oscurità.
Numerosi i dettagliati rilievi, tra i quali la processione delle barche solari, la "Festa annuale di Opet", la posa della prima pietra del tempio, le personificazioni dei nomoi (antiche divisioni amministrative dell'Egitto) e lo splendido quadro astrale delle barche del Sole e della Luna con quattordici divinità simboleggianti le fasi di luna calante. Il tempio fu terminato il 5 dicembre del 57 a.C. dopo circa due secoli di lavori ed è il secondo per dimensione, dopo quello di Karnak per la sua estensione di quasi settemila metri quadrati. Numerose le cerimonie religiose che vi si svolgevano, tra cui un suggestivo rito annuale che prevedeva l'incoronazione di un falco vivo appositamente allevato nel tempio dai sacerdoti e questa rappresentazione del dio ci è pervenuta pietrificata nella statua zoomorfa che ancora sfida lo scorrere del tempo.
Pranzo in ristorante tradizionale (bevande non incluse)
VISITA AL TEMPIO DI KOM OMBO
La particolarità del tempio era costituita dal culto a due diverse triadi di divinità. La prima la più antica e primordiale della regione era costituita dal dio coccodrillo Sobek, Hathor e Khonsu. La seconda, di epoca più tarda, era costituita da Haroeris cioè Horo il Vecchio, manifestazione solare del dio falco, Tasenet-Nofret sorella di Horus e Panebtani, il signore dei due paesi. La struttura del tempio è costituita da due corpi di fabbrica perfettamente simmetrici l'uno con l'altro rispetto all'asse principale. Il tempio era meta di molti fedeli che venivano a chiedere l'intercessione divina contro le infermità. Gran parte del tempio è stato distrutto dal Nilo, dai terremoti e da successivi costruttori che utilizzarono l'edificio come cava edile. Alcuni dei rilievi interni vennero deturpati quando il tempio venne trasformato in una chiesa copta ortodossa. Alcune delle trecento mummie di coccodrilli scoperte nei dintorni sono esibite dentro il tempio.
Cena e pernottamento in nave da crociera 5* (bevande non incluse)
Terzo giorno (Lunedi)
VISITA AD ASWAN
Crocevia delle antiche rotte commerciali tra Egitto, Africa e India, Aswan e’ la citta’ piu’ a sud del Paese e costituisce da sempre un importante punto strategico delle frontiere egiziane. Porta tra Africa e Medio Oriente, un tempo Asswan vide passare carovane di elefanti ricche di merci esotiche destinate ai faraoni e agli harem del Cairo islamico. Oggi e’ una tranquilla cittadina che nelle proprie strade e nei mercati mescola ancora abilmente i sapori e i colori di piu’ culture che condividono pacificamente in questo luogo di magia e di storia.
VISITA AL TEMPIO DI ISIDE (PHILAE)
I Templi di File sono il complesso dei templi che sorgevano sull'isola di File, poi smontati e trasferiti sulla vicina isola di Agilkia nel 1977. Il Tempio di Iside rappresentava il principale centro del culto isiaco. Nel 1979 i templi di File sono stati inseriti nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. A poca distanza dal tempio di Iside sorge il Chiosco di Traiano.
VISITA ALLA DIGA ALTA DI ASWAN
La diga di Aswan venne messa in opera nel 1968. Costruita principalmente come fonte di energia e acqua, fornisce oggi il Paese di energia elettrica a basso costo e l’utilizzo delle acque per l’irrigazione ha consentito il raddoppio della produzione agricola. La sua arginatura di 111 mt si estende per circa 1000 mt nel fiume e l’enorme lago artificiale che ne deriva si chiama Nasser in onore del presidente egiziano Gamal Abd Nasser.
Pranzo in ristorante tradizionale (bevande non incluse)
Pomeriggio libero
Cena e pernottamento in nave da crociera 5* (bevande non incluse)
Quarto giorno (Martedi)
Ore 5.00 partenza e rientro a Abusimbel in bus (circa 6 ore)
VISITA AD ABUSIMBEL
Tra i molti monumenti eretti dal faraone Ramses II il grande tempio di Abu Simbel è generalmente considerato il più imponente e il più bello. Sulla facciata, alta 33 metri e larga 38, spiccano le quattro statue di Ramses II, ognuna delle quali alta 20 metri. Ai lati delle statue colossali ve ne sono altre più piccole, la madre Tuya e la moglie Nefertari mentre tra le gambe ci sono le statue di alcuni dei suoi figli, riconoscibili dalla treccia infantile al lato del capo quali Amon-her-khepshef, Ramesse B, Bintanath e Nebettawy
Il Santuario contiene quattro statue sedute che guardano verso l'entrata e grazie all'orientamento del tempio calcolato dagli architetti, due volte all'anno, il 20 febbraio oppure il 19 o anche il 21 e il 20 ottobre, il primo raggio del sole si focalizza sul volto della statua del faraone. Secondo gli antichi egizi i raggi del sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone. Il dio Ptah considerato dio delle tenebre non viene mai illuminato. Dopo lo spostamento del tempio non si è riuscito a replicare questo fenomeno che cominciò a verificarsi il 22 febbraio e il 22 ottobre. A nord del tempio maggiore, a un centinaio di metri, nella collina di un sito denominato Abeshek, si trova il tempio, scavato nella roccia, dedicato ad Hathor di Ibshek, con cui la regina fu associata, a Nefertari moglie di Ramses e altre divinità preposte alla maternità.
Nel 1960 il presidente egiziano Nasser decise l'inizio dei lavori per la costruzione della grande Diga di Assuan, opera che prevedeva la formazione di un enorme bacino artificiale. Tale grande progetto rischiava di cancellare numerose opere costruite dagli antichi egizi tra cui gli stessi templi di Abu Simbel. Grazie all'intervento dell'Unesco, ben 113 paesi si attivarono inviando uomini, denaro e tecnologia, per salvare il monumento. Vennero formulate numerose proposte a tale scopo e quella che, infine, ottenne maggiori consensi fu quella svedese di tagliare, numerare e smontare blocco per blocco l'intera parte scolpita della collina sulla quale erano stati eretti i templi e successivamente ricostruire i monumenti in una nuova posizione 65 m più in alto e 300 m più indietro rispetto al bacino venutosi a creare. I lavori durarono dal 1964 al 1968 con l'impiego di oltre duemila uomini, guidati da un gruppo di esperti cavatori di marmo italiani provenienti da Carrara (MS) e Mazzano (BS), e uno sforzo tecnologico senza precedenti nella storia dell'archeologia. L'impresa costò in totale circa 40 milioni di dollari. La ricostruzione comprese anche l'erezione di una cupola in calcestruzzo armato posta appena sopra il monumento con la duplice funzione di preservare la struttura e di dare forma alla collina artificiale a cui vennero addossati i templi. L'intervento interessò sia il tempio principale dedicato a Ramesse II sia quello secondario dedicato alla regina Nefertari. Nel ricostruire i templi, circa 210 metri più indietro e 65 metri più in alto, fu mantenuto l'originale orientamento rispetto agli astri e al sole. Altri monumenti di minore rilevanza, e di minori dimensioni, anch'essi minacciati dal livello delle acque vennero smontati e donati a vari musei tra cui anche il Museo egizio di Torino.
Pranzo in ristorante tradizionale (bevande non incluse)
Rientro a Luxor, cena e pernottamento in hotel 3* (bevande non incluse)
Quinto giorno (Mercoledi)